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Francavilla, l’ex assessore sul dog park: “Condivisibile l’idea, meno collocazione e realizzazione: pollaio a due passi dal Castello”

Con un lungo post sul suo profilo facebook, l’ex assessore a polizia locale e randagismo della Giunta della Corte Francesco Fumagalli, oggi esponente della Lega, ha commentato la nascita in via Cavour, non lontano da Castello Imperiali del dog park voluto dall’Amministrazione Denuzzo e che a suo tempo anch’egli avrebbe voluto realizzare, ma non in quel punto così centrale. Riportiamo il suo commento non del tutto distruttivo:

“Se il brutalmente chiamato ‘iaddinaru’ dovesse essere una realizzazione al servizio degli animali, da cinofilo prima che da ex Assessore al Randagismo poi, non avrei ombre di dubbi nel compiacermi per l’iniziativa in questione, la stessa che a suo tempo mi ha visto fagocitare notti insonni nella preparazione di delibere specifiche, compresa quella del Dog Park, provvedimento che avrei voluto già a suo tempo consegnare alla città.


Lo ritengo, ma credo di potermi esprimere anche per il pensiero degli amici della Lega francavillese, un servizio utile e molto atteso da una ormai cospicua fascia di cittadini, uno spazio di civiltà per padrone ed animale, un’area dedicata ai nostri amici a quattro zampe, un contenitore dedicato all’inclusione, alla socializzazione ed alla promozione della cultura del rispetto degli animali.

Ma fatta questa importante premessa, essendo però convinto che la cultura del bello è corredo cromosomico del dna di una cittadina come Francavilla, non posso esimermi dal formulare una forte perplessità sulla ubicazione di tale area, peraltro recintata a mio modesto parere, in modo invasivo e spartano.

Francesco Fumagalli

Credo che la individuazione di aree specifiche e dedicate, specie per la creazione di dog park, sia propedeutica alla realizzazione stessa dell’opera. Quest’ultima dovrebbe avvenire in spazi un poco più isolati e periferici, distanti il giusto da quelli che sono per densità abitativa, elevati.

Al netto di quelle che sono le regole inderogabili per la giusta fruizione della area attrezzata, ma scevro da polemiche strumentali alle quali non darei voce, sono in netta distonia con la scelta che questa amministrazione ha avvalorato solo in termini di ubicazione.

Di fronte ad un parco giochi per piccoli, peraltro stagnante in condizioni poco ortodosse, e di fronte ad un monumento cittadino di pregio, qual e’ Castello Imperiali, ritengo che avrebbe avuto più senso non solo ripristinare il prato verde che esisteva anni or sono, ma anche collocare cestini di raccolta per piccole porzioni di rifiuti, totem illustrativi dell’itinerario turistico delle nostre chiese, punto controllato per la sosta sicura di biciclette molto spesso non lasciate fuori da punti visitabili per paura di furti, tutte misure fruibili da forestieri e turisti che visitano la nostra città.

Nel 2014 qualcuno fu contrario al parco dell’amore come lo fui io, spero che con un nome diverso, Dog Park, e soprattutto con una funzione ed una giusta ubicazione più congeniale, tale realizzazione diventi concretamente parco dell’amore, ma per gli animali”.

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