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Pestaggio in piazza, Radici 021: “Noi giovani non abbiamo spazi di aggregazione sociale oltre ai bar: uno ogni 380 abitanti”

Un comunicato da parte dell’associazione Radici 021:

Le recenti vicende di cronaca impongono una riflessione ampia, che non possono sintetizzarsi nella solita reprimenda giovanile, nella continua richiesta di maggiore sicurezza o nella continua diatriba giovani vs adulti come accaduto durante il primolockdown.

Ci siamo mai chiesti come Francavilla abitua i suoi giovani a vivere la città e cosa offre la stessa ai suoi giovani?

È da anni che Radici021 denuncia come nella nostra città ogni spazio di ritrovo e di socialità è legato a logiche di consumo: bar, pub, locali di ogni tipo dove, se vuoi rimanere per passare del tempo con i tuoi amici, devi pagare.

Gli episodi come quello di sabato scorso, perché non è un episodio sporadico ma un triste film in bianco e nero visto e rivisto, sono il risultato degli anni in cui questa città non ha voluto investire sui giovani, sugli spazi che possano ospitarli e sulle alternative ad una movida che non può incentrarsi solo su questi canoni.

Vogliamo che le ragazze ed i ragazzi che cresceranno in questa città non vedano quello che abbiamo visto noi: lo stato di abbandono e di immobilismo sociale in cui siamo costretti a crescere, in assenza di qualsiasi forma di socialità e aggregazione.

Siamo una generazione con i sogni infranti, a cui non è stata offerta una prospettiva diversa, costringendoci a metterli nel cassetto alla ricerca di un posto in cui stare che da anni sembra un miraggio.

È certo importante che gli autori del folle gesto vengano puniti nei termini di legge, ma è altrettanto importante interrogarsi sul grado d’indifferenza culturale a cui si è giunti per evitare un simile episodio. 

E se vogliamo che la politica dia un indirizzo ed un futuro al nostro territorio, che dia risposte alla nostra generazione e alle grandi sfide che ci troviamo davanti, proponiamo che ora più di prima sia necessario uno spazio giovanile ed intergenerazionale proprio in Piazza Dante, che possa essere magari Palazzo del Sedile.

Uno spazio sempre aperto a tutte e tutti, che possa essere luogo di ritrovo e di confronto, uno spazio dove talenti e passioni individuali si riuniscono, dando vita all’arte, alla cultura, condivisione e socializzazione. Vogliamo uno spazio destinato alle politiche giovanili, al co-working, alla cittadinanza attiva, alle politiche attive del lavoro sulle quali finora non si è voluto investire.

Per essere noi giovani le vere sentinelle della sera, come diceva Don Milani.

Francavilla ha bisogno di noi quanto noi abbiamo bisogno di lei.

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