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Virgo Fidelis, Battaglia di Culqualber e Giornata dell’Orfano: l’Arma dei carabinieri ha celebrato la sua storia tra religione, eroismo e umanità

Questa mattina, nella Cattedrale di Brindisi, si è celebrata la cerimonia della “VIRGO FIDELIS”, patrona dell’Arma dei Carabinieri. Ricordati anche l’81° Anniversario della “Battaglia di Culqualber” e la “Giornata dell’Orfano”.

Sua Eccellenza Monsignor Domenico CALIANDRO, Vescovo della Diocesi Brindisi–Ostuni, ha officiato la Santa Messa alla presenza delle più alte cariche provinciali, delle numerose rappresentanze dei Carabinieri in servizio e in congedo, nonché delle vedove e degli orfani dei militari dell’Arma, oltre alle scolaresche e personale docente dell’Istituto Comprensivo “Bozzano – Centro” di Brindisi.

Al termine della celebrazione, il Colonnello Leonardo ACQUARO, Comandante Provinciale, ha illustrato il significato della giornata e ha rievocato il glorioso fatto d’armi, alla presenza delle Autorità civili e militari provinciali.

Nell’occasione, inoltre, la dottoressa Carolina BELLANTONI, Prefetto di Brindisi, e Sua Eccellenza Monsignor Domenico CALIANDRO hanno consegnato una targa rilasciata dall’Opera Nazionale di assistenza per gli orfani dei militari dell’Arma dei Carabinieri (ONAOMAC – Ente che si propone di assistere, fino al conseguimento della laurea, gli orfani dei militari dell’Arma dei Carabinieri di qualsiasi grado) al dottor Alessandro Giovanni RUELLO, orfano del Maggiore Giambruno RUELLO, per il conseguimento della laurea magistrale in chimica e tecnologia farmaceutiche.

La motivazione della medaglia d’oro al Valor Militare conferita alla Bandiera dell’Arma, per il fatto d’armi:

Ricorre oggi, con la Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma, l’80° Anniversario dell’eroica difesa del caposaldo di Culqualber, da parte del 1° Battaglione Carabinieri e Zaptiè mobilitato, che il 21 novembre 1941 si sacrificò in una delle ultime cruente battaglie in terra d’Africa. 

Per quel fatto d’armi alla Bandiera dell’Arma fu conferita la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, con la seguente motivazione:

Glorioso veterano di cruenti cimenti bellici, destinato a rinforzare un caposaldo di vitale importanza, vi diventava artefice di epica resistenza. Apprestato saldamente a difesa l’impervio settore affidatogli, per tre mesi affrontava con indomito valore la violenta aggressività di preponderanti agguerrite forze, che conteneva e rintuzzava con audaci atti controffensivi, contribuendo decisamente alla vigorosa resistenza dell’intero caposaldo, ed infine, dopo aspre giornate di alterne vicende, a segnare, per l’ultima volta in terra d’Africa, la vittoria delle nostre armi.

Delineatasi la crisi, deciso al sacrificio supremo, si saldava graniticamente agli spalti difensivi e li contendeva al soverchiante avversario in sanguinosa, impari lotta corpo a corpo, nella quale Comandante e Carabinieri, fusi in un sol eroico blocco, simbolo delle virtù italiche, immolavano la vita perpetuando le gloriose tradizioni dell’Arma. Culqualber – Africa Orientale, agosto – novembre 1941”.

Quei Caduti sono andati a far parte della folta schiera di Carabinieri che, in pace ed in guerra, hanno saputo tener fede al giuramento prestato fino all’estremo sacrificio. A tutti loro, a tutti i familiari, che con coraggio e dignità ne hanno sopportato la lacerante perdita, noi vogliamo rendere Onore.

Oggi si celebra anche la “Giornata dell’Orfano” ed è proprio a loro, primi destinatari del dolore per le gravi perdite di affetto, che noi Carabinieri vogliamo rivolgere il nostro più sentito pensiero.

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