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Lavori anti-sismici, studenti del Fermi a rischio “sfratto”: se n’è parlato in Provincia. Bruno: “No frazionamenti, anzi moduli prefabbricati”

Gli studenti dell’Istituto tecnico settore tecnologico “Enrico Fermi” di Francavilla Fontana potrebbero il prossimo anno essere sfrattati dalla loro sede storica fra via San Francesco e via Capitano di Castri. Lo stabile di sette piani, a partire dalla prossima estate, infatti, sarà interessato da lavori di adeguamento sismico per via di un finanziamento in tal senso ottenuto: nel corso dei lavori, nessuno a parte gli operai potrà essere presente a scuola. L’intervento potrebbe durare un anno circa e interesserà le aule e altri locali dell’immobile, già nell’occhio del ciclone da anni a causa della sua presunta inadeguatezza.

Nei giorni scorsi si è parlato della probabile futura emergenza anche in Provincia, ma ad oggi una conclusione non esiste. Le altre scuola del territorio si sono dichiarate disponibili a dare temporaneamente una mano a fronteggiare l’emergenza alla dirigente scolastica del “Fermi” Beatrice Monopoli, ma non dispongono di posto sufficiente ad accogliere tutte le classi – sono 29 – né tantomeno i laboratori e di conseguenza potrebbe verificarsi una frammentazione che nessuno si augura. Intanto, è spuntata una possibile soluzione – tampone: degli hangar temporanei la cui collocazione sarebbe tutta da definire.

Sul caso si è espresso, non senza vena polemica, l’ex sindaco e consigliere regionale, capo della protezione civile, Maurizio Bruno (Pd): “Nessun istituto della zona ha spazio a sufficienza per dare ospitalità per mesi a un così alto numero di studenti. A meno di dividere l’intero corpo studentesco con due classi in una scuola, sette in un’altra, quattro in un’altra e così via in una frammentazione insensata. Alla riunione era presente anche il sindaco Antonello Denuzzo. Ma la sua unica risposta è stata che non ci sono plessi in cui ospitare le classi. Ma una risposta serve adesso e nessuno può lavarsene le mani. Prevedendo questi problemi quando ero sindaco proposi di trasferire il Fermi negli immensi spazi dell’Ex Fiera. Fui fatto cadere e questa mia idea fu boicottata. Dicevano che avrebbero risolto la situazione. E invece eccoci a questo drammatico punto. Io, oggi, da Presidente del comitato permanente regionale di Protezione Civile posso solo dare la disponibilità per discutere della realizzazione di prefabbricati modulari a noleggio, così come anche proposto dalla Provincia. Ma spero che questa amministrazione e le istituzioni tutte non vogliano abbandonare i loro studenti a questa soluzione che davvero grida giustizia”. Il prossimo anno, dopo cinque anni, i cittadini di Francavilla Fontana saranno chiamati a scegliere il loro nuovo sindaco e i loro consiglieri comunali. La prima grana da affrontare potrebbe essere proprio questa ma nessuno se lo augura, in primis Maurizio Bruno che, a dire il vero, potrebbe essere della partita.

Il consigliere regionale Bruno

E, allora, preso atto della disponibilità degli altri dirigenti scolastici, c’è da prendere una decisione quanto prima possibile. Vi è da specificare comunque un aspetto importante: l’offerta didattica e formativa non è in discussione. Bisognerebbe solo comprendere dove studenti, docenti e personale scolastico dovranno svolgere la loro fondamentale attività, fosse anche in dei container collocati in via Ceglie Messapica, dove l’Amministrazione in carica – il consigliere Cosimo Tardio è anche delegato provinciale all’Istruzione ed Edilizia scolastica – ha indicato la prossima sede del “Fermi”.

La situazione è obiettivamente intricata e va affrontata per tempo.

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