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Oria ha perso una sua figura storica: Tonino Carone, molto più che un edicolante

Nella tarda mattinata di sabato scorso, Oria ha perso una sua figura storica: Tonino Carone, 72 anni, titolare per moltissimi anni dell’edicola in via Torre Santa Susanna e grande appassionato di sport, nel quale nel tempo ha sempre investito energie e soldi. Fondò anche la scuola calcio Mariano Carone in ricordo del figlio scomparso a seguito di un tragico incidente stradale.

Tonino reagì a quel lutto e anzi si dette da fare per onorare la memoria del suo amato Mariano, grande appassionato di calcio e calciatore promettente. Non si arrese neppure sul lavoro, dove continuò a profondere energie e a dispensare consigli, con quella sua parlantina tipica e quel suo sapere derivato da passione ed esperienza.

Tonino fu tra i primissimi edicolanti ad accogliere con convinzione ed entusiasmo il progetto Strillone nell’ormai lontano 2011.

“Toni’, ti posso lasciare qualche copia? Magari se riesci a darla gratis quando comprano altri giornali”
Risposta: “Puoi? Devi, anzi portamene di più, io non voglio niente!”.

Undici anni fa, Lo Strillone era solo cartaceo e distribuito gratuitamente nelle edicole del territorio. Tonino fu tra i primi a scommetterci: “Vedrai, andrà bene, sienti ‘nu fessa! (ascolta uno stupido, espressione che si usa quando uno invece la sa lunga)”. E sì, Tonino ne sapeva eccome di editoria e giornalismo.

E poi c’è il settore giovanile calcistico. Sin dal primo momento, egli presidente, si affidò a gente qualificata per addestrare i suoi giovani calciatori, alcuni dei quali è riuscito a togliere dalla strada. Li considerava come figli, anche perché sulla loro maglia compariva il nome di suo figlio. Il primo insegnamento che impartiva loro era il fair play, la correttezza: niente brutti falli in campo, niente sceneggiate o simulazioni, zero parolacce e men che meno bestemmie.

Tonino Carone ha improntato la sua intera vita nel segno dell’onestà e di rispetto ne ha ricevuto da tutti. Col lavoro che faceva, sapeva più o meno tutto di quasi tutti ma da parte sua mai nessun pettegolezzo, un parola fuori posto. La gente gli raccontava molte cose e lui ascoltava, poi quelle cose le teneva per sé.

Un galantuomo d’altri tempi che fino all’altro giorno era ancora in edicola, un posto da cui soltanto la morte avrebbe potuto separarlo. E purtroppo è accaduto in una uggiosa giornata di sabato, a ridosso delle festività natalizie.

Un lutto difficile da digerire soprattutto per i suoi familiari – ai quali va un abbraccio forte – ma anche dall’intera comunità oritana, che perde uno dei suoi “giganti”. E, difatti, una folla commossa ha partecipato ai suoi funerali ieri presso la chiesa di San Domenico, a un tiro di schioppo da quella che per sempre resterà l’edicola di Tonino…

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