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Studentessa perde zainetto nel bus, ma Stp si mobilita: ritrovato e restituito. Non era semplice

Non era semplice, ma la missione può dirsi compiuta. Dopo essere scesa dalla sua fermata per andare a scuola a Latiano, una studentessa delle superiori si è accorta di aver dimenticato a bordo di un bus Stp lo zainetto per l’educazione fisica, all’interno del quale vi erano non solo tuta e scarpe ginniche ma anche effetti personali. La ragazza, residente a Francavilla Fontana, teneva talmente tanto a quella sacca da averla nascosta sotto il sedile sul quale era seduta prima di scendere, proprio per non smarrirlo o perché qualcuno non se ne impossessasse. Poi è accaduto che se l’è dimenticato e proprio quel “nascondiglio”, col senno di poi, ha giovato alla sua esperienza, conclusasi positivamente.

La studentessa, disperata, non ha fatto in tempo a far fermare l’autista del pullman ma in fondo non si è persa d’animo. Si è sbracciata, ma il mezzo ha proseguito il suo percorso in direzione Brindisi, poi ha pensato di rivolgersi alla polizia locale della sua città. Gli agenti hanno contattato Stp e fatto presente quanto accaduto, nella speranza che quella sacca potesse essere recuperata in qualcuno dei mezzi che ne compongono la flotta quotidianamente impegnata nel trasporto pubblico.

Le speranze non erano altissime, eppure dopo una serie di controlli tra tentativi ed errori uno degli autisti – Gabriele Summa, anche sollecitato dai superiori – è riuscito a scovare sotto un sedile quello zaino verde e nero. Non solo. Il bus si è diretto a Francavilla Fontana ed è stato consegnato direttamente nelle mani dell’agente Daniela Pugliese, che si era occupata del caso.

“Neanche ci speravamo – ha dichiarato la mamma dell’adolescente – eppure bisogna dire che l’azienda di trasporti si è prodigata al massimo per riconsegnare la sua roba a mia figlia, che spero la prossima volta stia più attenta. Perciò tengo a porgere dei ringraziamenti anche pubblici. Si sono letteralmente mobilitati e non era scontato che lo facessero”.

Non il primo caso del genere, comunque. In passato, fu riconsegnato con le stesse modalità anche uno smartphone. Complimenti, quindi. Perché senza cuore saremmo solo macchine. O autobus.

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