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Giornata dei calzini spaiati al Secondo comprensivo: le differenze non separano ma arricchiscono

Hanno scelto una poesia di Bruno Tognolini per presentare la Giornata dei calzini spaiati, che recita così: “Tu non sei come me, tu sei diverso, ma non sentirti perso, anch’io sono diverso, siamo in due…”. Un enorme cartellone colorato campeggia all’ingresso del Secondo Istituto Comprensivo “Montessori-Bilotta” di Francavilla Fontana, e accoglie genitori e alunni invitandoli ad indossare, almeno per un giorno, calzini rigorosamente spaiati, colorati, diversi, stravaganti, con lo scopo di raccontare la bellezza della diversità.


In tutti i plessi dell’Istituto viene portata avanti, da diversi anni, la tradizione lanciata il primo venerdì del mese di febbraio per sensibilizzare sui valori dell’inclusione e del rispetto reciproco. Oggi i corridoi sono un tripudio di colori: personale ATA, docenti, alunni, e persino la Dirigente, la prof.ssa Lucia Immacolata Spagnolo, hanno orgogliosamente posato per delle foto di gruppo con i loro calzini spaiati. Non siamo solo diversi, ma unici al mondo, e quindi tutti indispensabili, tutti importanti e bisognosi degli altri per tirare fuori il meglio di noi: un messaggio che spesso dimentichiamo presi da una quotidianità che ci vuole tutti sempre alla moda, vincenti, rispondenti a un modello imposto dai social. Invece, fin dall’infanzia, e passando per la scuola primaria e la scuola secondaria, si è riflettuto oggi sulla libertà di poter essere noi stessi, un valore che dobbiamo conservare e difendere perché fondamentalmente per vivere bene.
L’invito alla sensibilizzazione è aperto a tutti, Istituzioni, cittadini, amici, famiglie: ciascuno può contribuire inviando una foto dei propri calzini spaiati sulla pagina Facebook del Secondo Istituto Comprensivo. Il risultato è un album, ancora work in progess, che raccoglie tutte le fotografie provenienti dalle classi, dalle case, e anche da numerosi membri delle Istituzioni. Facendo tesoro, per tutto l’anno,  di queste parole: “Tu non sei come me, son fortunato, davvero ti son grato, perché non siamo uguali, vuol dire che tutti e due siamo speciali!”

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