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Sparatoria in piazza a Oria, l’indagato davanti al gip: nessuna intenzione di ferire, minore colpito per errore

Ha riferito di non aver sparato per ferire qualcuno ma al massimo per difendere qualcuno. Così, questa mattina, davanti al gip del Tribunale di Brindisi il 47enne di Oria Giovanni Biasco, difeso dal suo avvocato di fiducia Pasquale Annicchiarico. Biasco, già noto alle forze dell’ordine, è indagato per detenzione e porto d’arma in luogo pubblico, lesioni personali ed esplosioni pericolose.

In particolare, è accusato di aver sparato a un 17 nel centro di Oria – tra via Manduria, piazza Lorch e piazza Manfredi – nelle prime ore del mattino dello scorso tre settembre, quando l’orologio segnava circa le tre.

Il colpo partito da una pistola si conficcò tra polpaccio e caviglia della gamba destra e dapprima soccorso presso la postazione del 118, poi condotto in ospedale e operato: aveva ancora conficcata un’ogiva nella carne.

Tracce di sangue in piazza

In un primo momento, la vittima disse di non aver riconosciuto lo sparatore. I carabinieri si accorsero però del suo maldestro tentativo di cancellare le chat del telefono e in particolare quella col fratello, che gli chiedeva se ad averlo ferito fosse stato Biasco (soprannominato Giuanni setti capiddi). Così, dopo le dimissioni dall’ospedale, i carabinieri gli chiesero un’altra volta chi fosse stato a sparargli e – di fronte alla prova del telefono – ammise che sì, era stato sparato da Biasco. Ignote, al momento, le ragioni dell’alterco tra i due.

Gli investigatori, allora, si misero sulle tracce di quest’ultimo ma per 23 giorni nulla da fare: irreperibile. Fino al pomeriggio di martedì scorso, quando i carabinieri del Nucleo investigativo e radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana e i colleghi della Stazione di Oria l’hanno trovato nascosto in un’abitazione del centro storico: aveva con sé una pistola calibro 7,65 di fabbricazione belga e 30 grammi di marijuana, sequestrati.

Nei suoi confronti è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip su richiesta del sostituto procuratore Luca Miceli. Di questa mattina l’interrogatorio di garanzia, con Biasco che – assistito dal suo legale – ha deciso di rispondere alle domande del giudice e ha riferito di non aver avuto alcuna intenzione di ferire, ma di sparare in terra in difesa di un suo amico che nel corso di una non meglio precisata lite sarebbe stato aggredito da più persone. Se così fosse, qualcosa di sicuro andò storto.

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