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Piattaforma Eurospin: tensione tra azienda e sindacati. Posti di lavoro a forte rischio: proclamato stato di agitazione

Rapporti sempre più tesi tra PGM Srl e sindacati riguardo i posti di lavoro presso la piattaforma di San Pietro Vernotico. Lo scorso 17 ottobre – denunciano Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti di Brindisi – sembrava si fosse giunti a un accordo, ma poi in pochi giorni tutto è cambiato, come appreso nel corso dell’assemblea dei dipendenti tenutasi ieri (19 ottobre) presso sede Eurospin di San Pietro e al termine della quale è stato proclamato lo stato di agitazione. In particolare, il 17 ottobre, azienda e parti sociali si erano lasciate con queste prospettive di salvaguardia per 49 lavoratori con contratti a termine scaduti il 30 settembre 2023: riassumere fino al 15 novembre i 33 lavoratori con anzianità tra 12 e 18 mesi; offrire lavoro a Melfi, con supporto per vitto e alloggio per un anno, ai 16 lavoratori con anzianità tra tre e sei mesi.

“Nel corso dell’ultimo incontro, PGM Srl ha dichiarato di aver contattato i 33 lavoratori più “anziani” proponendo loro l’assunzione presso la piattaforma di Melfi (e non a San Pietro Vernotico), non rispettando gli impegni assunti e sottoscritti tra il 9 e il 17 ottobre, dato che l’offerta Melfi era stata individuata per i 16 lavoratori con minor anzianità e che 14 di questi avrebbero anche accettato tale proposta”.

“Inoltre durante la discussione le dichiarazioni aziendali hanno evidenziato palesemente che delle 49 unità a a tempo determinato solo 10 di queste saranno utilmente impiegate fino al 15 novembre nella piattaforma di San Pietro Vernotico, non consentendo in questo modo di raggiungere l’obiettivo primario delle organizzazioni sindacali di tutelare tutti i livelli occupazionali del sito”.

“Come se non bastasse PGM ha ribadito di voler individuare un percorso per l’istituzione di una banca ore e per lo smaltimento di ferie e permessi al fine di affrontare il periodo di minore intensità lavorativa.

Le OO.SS in merito a quest’ultima richiesta, hanno dichiarato che ad oggi non sussistono le condizioni affinché si possa giungere ad un accordo su tali temi che influirebbero negativamente sui salari e sulla conciliazione dei tempi vita-lavoro.

Profondamente preoccupati per l’approccio di PGM e temendo che le scelte aziendali possano compromettere la stabilità anche dei 246 lavoratori con contratti a tempo indeterminato, i sindacati hanno chiesto all’azienda di onorare gli accordi precedentemente sottoscritti, richiesta non gradita ai rappresentanti di PGM che hanno deciso di interrompere la trattativa alzandosi dal tavolo negoziale.

Durante l’assemblea i lavoratori hanno espresso il loro disappunto circa un comunicato aziendale affisso in piattaforma, mirato ad evitare possibili reazioni negative dei lavoratori, in cui si accusano i sindacati di aver rifiutato proposte per loro vantaggiose e tentando di diffondere informazioni fuorvianti circa l’andamento dell’incontro del 17 ottobre u.s.

I sindacati respingono fermamente le affermazioni fatte da PGM nel comunicato di cui sopra e, a seguito di segnalazioni ricevute dai lavoratori durante l’assemblea, ritengono che l’azienda stia tentando di creare tensioni e divisioni tra OO.SS e lavoratori stessi, adottando comportamenti inappropriati come leva sulle paure e timori dei suoi dipendenti con l’obiettivo di limitare l’azione e la libertà sindacale.

In conclusione, l’assemblea ha deciso di proseguire  lo stato di agitazione, con la sospensione delle prestazioni straordinarie e di valutare eventuali azioni di lotta, che potrebbero sfociare nella proclamazione di una prima azione di sciopero”.

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