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Spedizione punitiva ai danni di un coetaneo, prosciolti per un difetto procedurale gli autori: mancava la denuncia-querela

Manca la denuncia-querela, quindi nei loro confronti non si può procedere. L’ha stabilito il giudice del Tribunale di Brindisi Ambrogio Colombo che ha prosciolto dalle accuse di sequestro di persona e lesioni personali gravissime tre giovani di Erchie – difesi dagli avvocati Michele Iaia del Foro di Bari e Domenico Palombella del Foro di Brindisi – che il 5 ottobre 2020 tra le campagne ercolane picchiarono a sangue un 27enne per aver intrattenuto una relazione sentimentale con la fidanzata di uno di loro.

Il primo dicembre 2021, il 28enne A.D.B, il 30enne, P.D.P. e il 31enne A.V. furono raggiunti da misure cautelare emesse dalla gip del Tribunale di Brindisi Vilma De Angelis su richiesta della Procura: domiciliari per il primo, obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per gli altri due.

Quella sera di oltre due anni fa, i carabinieri durante un normale controllo s’imbatterono in un’auto con a bordo quattro giovani, uno dei quali immobilizzato sul sedile posteriore e col volto tumefatto. Chiesero cosa fosse accaduto, ma le risposte del diretto interessato furono sfuggenti.

L’avvocato Michele Iaia

Condotto in ospedale, disse di essere caduto accidentalmente e di essere stato soccorso da quei tre amici. Da parte sua nessuna denuncia. Fu dimesso con una prognosi di dieci giorni, ma i militari dell’Arma continuarono a indagare non senza fatica considerato il muro di omertà eretto in paese intorno alla vicenda. Riuscirono comunque a ricostruire i fatti: il 27enne fu fatto salire a bordo dell’auto del 30enne P.D.P. e condotto in aperta campagna, dove ad attenderli c’erano già gli altri due. Ebbe dunque luogo la punizione corporale dovuta al fatto che la vittima aveva intrattenuto una relazione clandestina con la ragazza di uno dei tre complici.

Nel corso del dibattimento scaturito da quel procedimento penale, però, i legali Iaia e Palombella hanno eccepito come vi fosse un difetto di forma nelle contestazioni a carico dei loro assistiti: non vi era a monte alcuna denuncia-querela, espressamente prevista dalla legge Cartabia di riforma della giustizia. Se in precedenza quei reati erano procedibili d’ufficio, dal 30 dicembre 2022 non è più così. Di qui il proscioglimento dei tre, che in sostanza è come se non avessero mai commesso il fatto.

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