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Omicidio Stasi, una condanna (per droga) e sette rinvii a giudizio

Una condanna e sette rinvii a giudizio. Così ha deciso questa mattina la gup del Tribunale di Brindisi Barbara Nestore per il procedimento scaturito dall’omicidio del 19enne Paolo Stasi, freddato con due colpi di pistola sotto casa sua in via Occhibianchi a Francavilla Fontana intorno alle 17.30 del 9 novembre 2022. Condannato in abbreviato a quattro anni di reclusione il 32enne Pasquale Moldavio; per lui, difeso dall’avvocato Michele Fino, si preannuncia ricorso in appello.

Rinviato a giudizio il 22enne Christian Candita, accusato di concorso in omicidio aggravato da premeditazione e futili motivi, porto illegale di arma da fuoco e spari in luogo pubblico, oltre che per reati in materia di stupefacenti.

Rinvio a giudizio anche per il 18enne Luigi Borracino, difeso dall’avvocato Maurizio Campanino, che in questa sede risponde soltanto dei reati in materia di droga, mentre per l’omicidio in concorso con Candita risponderà dinanzi al Tribunale per i minori (quel 9 novembre di un anno fa non aveva ancora compiuto 18 anni). L’udienza è stata fissata per lui – reo confesso dinanzi alla procuratrice Sara Filoni e alla sostituta Paola Guglielmi – ad aprile del prossimo anno.

A giudizio poi Annunziata D’Errico, 53 anni, madre di Paolo Stasi, sempre per stupefacenti. È difesa dall’avvocato Francesco Monopoli. D’Errico è anche parte civile nello stesso processo, tutelata come il marito Giuseppe e la figlia Vanessa dall’avvocato Domenico Attanasi.

Processo inoltre, come chiesto dal sostituto procuratore Giuseppe De Nozza, per altri quattro imputati: il 25enne Giovanni Di Cesaria, la 25enne Marirosa Mascia, la 21enne Sara Canovari e il 40enne Cosimo Candita. Saranno tutti giudicati dalla Corte d’Assise a partire dal prossimo 17 gennaio.

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