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Il prete non sposta la data del battesimo: “Vieni fuori che ti faccio vedere io, ti rompo la testa”. Fatto tenue, archiviazione per padre e figlio

Il sacerdote si era rifiutato di spostare ad altra data, rispetto a quella già fissata, la celebrazione di un battesimo. Così, padre e figlio tarantini, in chiesa, l’avevano minacciato ad alta voce proferendo frasi del tipo: “Esci fuori che ti facciamo vedere noi, ti spezziamo un dito e ti rompiamo la testa”.

Quelle parole furono udite anche dalla sagrestana che, impaurita, fuggì dal luogo di culto. I fatti si svolsero qualche mese fa a Taranto e il prete, all’indomani dell’accaduto, decise di sporgere denuncia-querela. I due indagati si sono quindi rivolti all’avvocata Teresa Parente per essere seguiti nel procedimento.

Lo scorso 30 novembre è giunta per loro l’ottima notizia: la sostituta procuratrice del Tribunale di Bari, Savina Toscani, ha chiesto l’archiviazione per particolare tenuità del fatto che effettivamente no ha sortito ulteriori conseguenze. La difesa è riuscita a dimostrare insomma che le minacce, per quanto realmente proferite, non erano tanto gravi da aver comportato un vero e imminente pericolo o danno alla persona.

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