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L’ex senatrice Corrado presenta a Oria il suo libro “Interrogare la Sfinge. Si occupò anche del castello

Sarà presentato martedì 12 dicembre a Palazzo Martini (ore 18.30) il libro dell’ex senatrice Margherita Corrado dal titolo “Interrogare la Sfinge – Un’archeologa in Parlamento ai tempi del colera”. La presentazione è promossa da Italia Nostra Sezione di Brindisi e Mente Civica Oria, col patrocinio del Comune.

Procedure scorrette, favoritismi, rinuncia all’esercizio della tutela, prestiti scellerati e illegittimi, restauri sbagliati o tardivi o mai eseguiti, privatizzazioni indebite, mala gestione, traffico di influenze, conflitti d’interesse, spreco di danaro pubblico, progetti falliti, amicizie pericolose, inadeguatezze: sono solo alcuni dei temi toccati da Margherita Corrado in oltre 200 interrogazioni presentate al Ministro della cultura, Dario Franceschini, nel corso del XVIII Legislatura, in qualità di parlamentare della Commissione “Cultura” del Senato.

Tra i casi affrontati, anche il castello di Oria, chiuso nonostante la sua storia e l’essere simbolo di un’intera comunità: anche in questo caso, Corrado interrogò la Sfinge e seguì con interesse la procedura per la dichiarazione d’interesse eccezionale del maniero, affinché quest’ultimo potesse tornare a essere aperto al pubblico anche a prescindere delle intenzioni dei proprietari.

Con il piglio del detective, tipico del suo essere prima di tutto archeologa, nel libro l’autrice conduce vere e proprie indagini nel campo della gestione dei beni culturali al tempo delle riforme Franceschini, analizzandone le contraddizioni, le storture e soprattutto paventandone le conseguenze, che purtroppo si sono verificate.

L’opera è avvincente come un giallo che contiene tanti gialli, a volte favorevolmente risolti, più spesso rimasti senza le dovute risposte, ma comunque riportati alla luce per il giudizio collettivo. L’autrice guida e accompagna con sapienza il lettore nei meandri di un mondo con molte ombre e ormai poche luci, dal quale si esce certamente scioccati, stupiti, ma anche con un cospicuo bagaglio di esperienza, degno di una vera scuola dei Beni Culturali. 

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