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Omicidio Stasi, domani in aula le testimonianze di un ufficiale dei carabinieri, papà Giuseppe e sorella Vanessa

Domani in Corte d’Assise, nell’aula Metrangolo del Tribunale di Brindisi, sarà celebrata la seconda udienza del processo scaturito dall’omicidio del 19enne Paolo Stasi (dopo le 17.30 del 9 novembre 2022 in via Occhibianchi a Francavilla Fontana con due colpi di pistola dal piccolo calibro). Saranno ascoltati quali testimoni il maggiore Rolando Giusti, che guidò i carabinieri del Nucleo investigativo di Brindisi, e Giuseppe e Vanessa Stasi, papà e sorella di Paolo.

Sono imputati in questo processo il 21enne Christian Candita e il 18enne Luigi Borracino. Il primo risponde anche di concorso in omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi, oltre che per reati inerenti la droga. Il secondo risponde in questa sede soltanto di reati in materia di stupefacenti, poiché era minorenne il giorno dell’omicidio (di cui è reo confesso).

L’avvocato Maurizio Campanino

Di concorso in omicidio premeditato, invece, Borracino risponderà in abbreviato dinanzi al Tribunale per i minori di Lecce. Tra gli imputati a Brindisi anche la madre di Stasi, Annunziata D’Errico, che sarebbe stata coinvolta (al pari del figlio e di altre quattro persone anch’esse a processo) in un “giro” di droga scoperto dai militari dell’Arma mentre indagavano proprio sull’assassinio di Paolo.

Borracino e Candita, salvo incompatibilità, saranno difesi dallo stesso avvocato: Maurizio Campanino del Foro di Taranto, che già difendeva Borracino.

Le parti civili (padre, madre e sorella di Stasi) sono rappresentate dall’avvocato Domenico Attanasi. D’Errico in qualità d’imputata è difesa invece dall’avvocato Francesco Monopoli.

Gli avvocato Franscesco Monopoli e Domenico Attanasi



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