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Quanto dolore per la scomparsa di Matilde e Matteo: erano benvoluti da tutti. Lei giovane promessa del volley cresciuta nello sport a Oria

Dolore enorme per la scomparsa della 17enne di Latiano Matilde Chionna e del 20enne di Sava Matteo Buccoliero. Sul banco della ragazza, al liceo linguistico “Ettore Palumbo” di Brindisi, sono comparsi oggi un fascio di rose rosa e diversi pensieri scritti da compagni e compagne di classe. Matilde frequentava il terzo anno nel corso AL. Niente lezioni, oggi, in quell’aula. Durante la ricreazione, l’intera scuola le ha dedicato un minuto di silenzio.

La piange anche il mondo della pallavolo, dov’era una giovane promessa: forte sul parquet, molto amata da tutti. Famiglia di sportivi, era seguitissima proprio come la sorella sei anni più piccola. Matilde ieri aveva dato come sempre il suo enorme contributo – era tra le più brave, se non la più brava – nella vittoria per 3-0 della sua New Volley Oria sul Monopoli (campionato regionale di serie D).

Dopo la partita, era uscita con Matteo, figlio del pm Mariano Buccoliero in servizio presso la Procura di Taranto (il magistrato ha seguito importanti inchieste come Ambiente Svenduto sull’ex Ilva e il delitto Sarah Scazzi).

Matilde era un’atleta della New Volley, per lei una vera e propria seconda famiglia, sin da quando aveva solo sei anni. Era amatissima da tutti, in primis dal presidente Mino Delli Santi e dalla sua storica allenatrice Tiziana Patisso, che non hanno parole per descrivere ciò che oggi provano dopo aver passato una notte insonne. Dolore diffusissimo all’indomani della tragedia e cordoglio per papà Riccardo e mamma Adelaide che in una maledetta serata di fine febbraio hanno perso per sempre una delle loro ragioni di vita.

Matilde e Matteo hanno perso la vita a seguito di un incidente stradale verificatosi tra le 20.15 e le 20.30 di ieri sera (domenica 25 febbraio) lungo la provinciale 74 che collega Torre Santa Susanna e Mesagne. La Fiat Grande Punto a bordo della quale si trovavano ha impattato frontalmente contro una Bmw Serie 320 condotta da un 32enne di Erchie, finito in ospedale (sembra non in pericolo di vita). Per i due ragazzi, che si frequentavano da poco, non c’è stato purtroppo nulla da fare. Nonostante la giovane età, erano molto conosciuti e apprezzati. Lasciano vuoti incolmabili, e non è la solita frase di circostanza.

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