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Cannabis legale, quali caratteristiche deve avere e cosa è vietato

La cannabis light, o CBD, è un prodotto che sta incontrando una crescente diffusione in Italia. Compaiono frequentemente nuovi store, sia online sia fisici, a causa dell’alta richiesta dei consumatori, che ne apprezzano le qualità alimentari, terapeutiche e persino cosmetiche. La liberalizzazione della cannabis light è avvenuta nel 2016, non senza un acceso dibattito fra le diverse parti politiche (che tuttora rimane vivo) ed è soggetto ad una regolamentazione specifica. Per conoscere meglio il controverso ma affascinante fenomeno della diffusione del CBD e i suoi effetti sul corpo umano, è possibile cliccare qui.

Sapere che cosa è permesso e che cosa è vietato in materia di cannabis light è importante, non solo per scegliere il giusto negozio ma anche e soprattutto per preservare la propria salute e sicurezza.

Cannabis illegale e cannabis legale

Per prima cosa, occorre fare chiarezza. La cannabis legale, cosiddetta “light”, non coincide in alcun modo con il classico fumo di marijuana, tuttora proibito per legge. Le differenze tra queste due sostanze sono davvero tante, ma prima di esaminarle è bene dire che esiste una base comune: entrambe derivano da differenti tipologie della stessa pianta, ossia la canapa. Tuttavia, per un non esperto, distinguere una pianta illegale dalla Canapa Sativa L (dalla quale deriva il CBD) è praticamente impossibile; entrambe sono caratterizzate da una fioritura particolare, ricoperta di un leggero strato di resina, che può sembrare identico da specie a specie. Ma sono gli effetti ad essere completamente diversi.

Caratteristiche della cannabis legale o CBD

La principale caratteristica della cannabis legale è che è priva di una sostanza denominata THC, un cannabinoide presente invece in altre specie e responsabile principale degli effetti psicoattivi caratteristici della marijuana venduta sul mercato nero. Un fornitore di CBD sicuro e affidabile non venderà mai questo prodotto ai suoi clienti anzi, trattandosi di un acquisto legale e tracciabile, avrà cura di fornire prodotti quanto mai genuini e sottoposti ad accurati controlli di sicurezza.

Le percentuali di THC presenti nella cannabis legale devono essere dello 0,2%, con punte massime del 0,6%: una percentuale talmente bassa da non venire praticamente registrata dal corpo umano, motivo per cui questo prodotto viene comunemente definito cannabis light. La percentuale è stata regolamentata dalla legge n°242 del 2016.

La cannabis non contiene  solo THC, ma anche un’altra sostanza: il CBD. Si tratta di una sostanza che nella marijuana è presente di solito in quantità inferiore, e che ha una serie di benefici incredibili, molti dei quali già comprovati dagli studi scientifici (in particolare quelli relativi al dolore cronico) e tuttora in fase di studio. Il CBD non altera il corpo e la mente, ma presenta numerosi effetti positivi:

  • è in grado di rilassare e riequilibrare la mente,
  • può aiutare a prendere sonno e migliora la qualità dello stesso,
  • favorisce la risoluzione di stati ansiosi,
  • è un antidolorifico naturale efficace, soprattutto per i mali cronici,
  • ha una funzione antiinfiammatoria,
  • può migliorare il tono dell’umore, curando la depressione in modo naturale.

Cosa è permesso dalla normativa italiana in materia di CBD

La legge di riferimento per quanto riguarda la cannabis light in Italia è la già citata n°242 del 2016, che permette la coltivazione, la commercializzazione e l’utilizzo della sostanza a patto che il tasso di THC sia pari a quello sopra menzionato (dallo 0,2% allo 0,5% circa). In tal senso, i prodotti derivati dalla Canapa Sativa L non sono equiparati a droghe o sostanze psicoattive, nonostante tentativo di farlo da parte del governo Meloni con un decreto poi annullato.

La cannabis legale può essere commercializzata per legge in varie forme: per uso alimentare (ad esempio, pasta contenente CBD), in capsule, sotto forma di olio essenziale da vaporizzare e all’interno di prodotti cosmetici. Anche le infiorescenze pure possono essere acquistate, ma per quanto riguarda la possibilità di fumarle occorre ricordare che sembra persistere una certa ambiguità normativa.

È possibile comprare la cannabis legale in negozi fisici o store online di comprovata qualità, come ad esempio JustBob, che sottopone a rigorosi controlli di qualità tutti i suoi prodotti, permettendo al consumatore di operare scelte d’acquisto convenienti, sicure per la salute e del tutto a norma di legge.

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