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In tanti per l’ultimo saluto terreno a Mimmo Camiglia. Il parroco: “Ha amato molto e gli sarà riconosciuto”

Sono stati celebrati oggi pomeriggio (mercoledì 6 marzo) in chiesa madre i funerali di Mimmo Caniglia, l’infermiere 58enne di Francavilla Fontana deceduto lunedì scorso a causa di un incidente stradale.

Numerose le persone – piene le tre navate del luogo di culto – che hanno voluto stringersi al dolore della moglie Dora, dei figli Gianluca, Pierangelo e Ludovica oltre che di tutti i familiari.

C’era anche una folta rappresentanza di colleghi di Caniglia, che prestava servizio nel reparto di Rianimazione e anestesia dell’ospedale “Dario Camberlingo”: alcuni tra loro hanno letto dall’ambone dei messaggi in ricordo della figura dell’uomo, del profesionista e dell’amico che per tanti anni agli occhi di chi l’ha conosciuto Mimmo ha rappresentato.

Monsignor Alfonso Bentivoglio, parroco della basilica pontificia del Santissimo Rosario, ha espresso parole di consolazione per quanti oggi piangono la scomparsa di Mimmo, ma allo stesso tempo parole di elogio per quella persona che, anche per via del lavoro svolto, era solita aiutare e amare.

“Mimmo ha amato molto e il giudizio di Dio si fonda sull’amore, non su ciò che uno ha o fa. Oggi non dobbiamo disperare per averlo perduto, ma ringraziare il Signore per avercelo dato”.

Intorno alle 15 di lunedì scorso, Caniglia percorrreva la provinciale Ostuni – Francavilla Fontana dopo aver accompagnato uno dei suoi figli in stazione proprio nella Città Bianca.

Poi, in prossimità de “La Fontanina”, lo scontro con un bus Stp e, purtroppo, la morte sul colpo.

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