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Nella casa data in fitto furono trovati pistola e droga, ma il proprietario non era a conoscenza né favorì l’inquilino arrestato: subito prosciolto

Semplicemente, non dovrà affrontare un processo. La giudice monocratica del Tribunale di Brindisi Anna Guidone ha prosciolto in sede di udienza predibattimentale, con riserva delle motivazioni, un 34enne di Torre Santa Susanna che era imputato per favoreggiamento personale: gli elementi acquisiti a suo carico non consentono, infatti, una ragionevole previsione di condanna.

Come disposto dalla riforma Cartabia, nei casi in cui appaia difficile sostenere l’accusa a processo, scatta il proscioglimento. Il 34enne, difeso dall’avvocato Michele Iaia del Foro di Bari, era stato citato a giudizio dal pubblico ministero Gualberto Buccarelli dopo le indagini svolte dai carabinieri della Stazione di Torre Santa Susanna e della Compagnia di Torre Santa Susanna.

L’avvocato Michele Iaia

Questi ultimi tenevano sott’occhio un immobile che, nella primavera dello scorso anno, anche a seguito di segnalazioni, avevano notato essere caratterizzato da un sospetto viavai di gente che vi si soffermava per qualche minuto e poi se ne allontanava spesso con fare circospetto. Dopo aver identificato nel 34enne il proprietario dell’immobile, i militari dell’Arma lo convocarono in caserma e gli chiesero conto della situazione. Il 34enne disse di non disporre personalmente dell’immobile ma di averlo concesso in locazione. Non specificò con esattezza l’ubicazione dell’immobile stesso – disse di non ricordarlo – ma indicò tranquillamente la persona, suo conoscente, cui lo aveva affittato.

I carabinieri entrarono comunque in azione e nel corso di una perquisizione domiciliare in quell’immobile trovarono 46 grammi di cocaina, bilancini di precisione, vario materiale utile per il confezionamento della sostanza, una pistola Beretta calibro 7,65 con matricola abrasa e munizioni dello stesso calibro (tutto sequestrato). Il tutto era nella disponibilità di un 32enne torrese, che infatti fu arrestato e sottoposto ai domiciliari per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, detenzione illegale di armi e ricettazione (della stessa pistola).

Non fu indagato però soltanto il 32enne ma anche, per favoreggiamento personale, il 34enne che gli aveva affittato casa per aver in qualche modo – secondo investigatori e Procura – tentato di sviare le indagini nel momento in cui aveva riferito di non ricordare con esattezza il numero civico dell’abitazione concessa in locazione al primo.

L’avvocato Iaia, già in sede predibattimentale, ha fatto notare come fosse plausibile che il suo assistito non ricordasse con precisione l’ubicazione dell’immobile considerato il fatto di essere proprietario, nello stesso territorio comunale, di più immobili dati in affitto.

Inoltre – ha fatto notare il legale – ignaro delle presunte attività illecite del locatario, il 34enne non aveva avuto problemi ad ammettere di aver affittato uno dei suoi locali al sospettato. Per lui, insomma, né concorso nei reati, né conoscenza degli stessi né, tantomeno, favoreggiamento per eludere le indagini. Proscioglimento immediato e nessun processo da dover affrontare.

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