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L’avventura di Tom: dalla Germania a Oria in bici per ammirare dal vivo la “gemella” della sua Lorch

Il coronamento di un grande sogno: vedere la “sua” Oria dal vivo e non più in foto o cartolina. Thomas Heinle, per gli amici Tom Grufti, ha 66 anni ed è un cittadino tedesco di Lorch. Oria e Lorch sono gemellate da 52 anni nel nome di Federico II di Svevia. Quando nel 1972 fu siglato il patto di gemellaggio, Thomas aveva soltanto 14 anni e da allora ha sempre e solo sentito parlare (bene) di Oria ma non ci era mai stato.

1.600 chilometri sui pedali

In questi giorni ha deciso di sopperire alla mancanza in un modo particolarissimo: ha raggiunto il borgo brindisino – Bandiera Arancione Touring Club e tra i più belli in Italia – in bici, sciroppandosi 1.600 chilometri circa e 96 ore sui pedali. Prima di affrontare questo tour de force ha ovviamente affrontato un periodo d’intenso allenamento psicofisico perché la sua non sarebbe stata affatto una passeggiata.

Il viaggio è stato lungo e faticoso, nonostante le tappe che si è concesso lungo il percorso, ma a dire di Tom l’accoglienza è stata fantastica e Oria si è rivelata anche più bella rispetto a come gliel’avevano raccontata.

Col sindaco Ferretti (foto di Debora Mele)

Un’accoglienza da vip

Lo scorso 13 aprile, intorno alle 17, è stato accolto con tutti gli onori dei migliori ospiti, scortato fino a palazzo di città – dove ad attenderlo vi erano il sindaco Cosimo Ferretti e altri amministratori – dal Vespa Club e poi preso in carico dalla consigliera delegata al Gemellaggio Silvia Conte, dalla Pro Loco, dai Rioni e da quanti a queste latitudini si occupano di turismo e ricettività. Tom è ripartito dopo cinque giorni per tornare nella sua Lorch: autostrada adriatica fino ad Ancona, dopo una tappa a Bari, poi traghetto per la Croazia, infine pedalare ancora.

Il bel soggiorno di Tom

In quel di Oria dice di essersi trovato benissimo, di aver apprezzato il paesaggio e i suoi monumenti, e di essere stato accolto quasi fosse un’autorità, mentre – a suo stesso dire – era “un semplice cittadino di Lorch”.

Si è goduto tutto fino all’ultimo giorno di permanenza: “Ancora una volta – ha scritto ieri sul suo profilo Facebook – ho camminato tra le pittoresche strade di Oria. Dopo, ancora una volta, una gran bella accoglienza da parte del sindaco di Oria, poi ho mangiato qualcosa di buono con l’organizzazione di Oria. È stata un’esperienza migliore di come me l’ero immaginata”.

Entusiasta la consigliera delegata al Gemellaggio

“Posso affermare con certezza che Oria, da un punto di vista umano ha vinto! Accoglienza, ospitalità, solidarietà, gentilezza, generosità, amicizia, senza mai chiedere nulla, ma solo per spirito di fratellanza. Da questa esperienza è venuto fuori qualcosa che sembra scontato, ma non lo è: ‘da soli possiamo fare tante cose, ma insieme possiamo raggiungere l impossibile'”, ha dichiarato la consigliera Conte.

Storia di un patto d’amicizia che dura da 52 anni

Dal 1972, anni della pandemia a parte, Oria e Lorch festeggiano insieme la loro amicizia con continui scambi di delegazioni che si ospitano a vicenda. In particolare, in estate, si festeggia a Oria quando i tedeschi raggiungono il Brindisino.

In estate, vietato non festeggiare

Non farà certamente eccezione quest’anno, quando della pattuglia di visitatori e graditi ospiti dovrebbe far parte anche Tom che, dopo questi intensi cinque giorni oritani, potrà fa da cicerone ai suoi compagni di viaggio. In quell’occasione, però, il viaggio lo farà in pullman: meno entusiasmante, forse, ma più comodo e veloce. L’impresa l’ha fatta e resterà nella storia dei rapporti tra queste due cittadine che non hanno mai smesso di volersi bene e che puntualmente non mancano di dimostrarlo.

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