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Giovani consiglieri di maggioranza presentano mozione: Comune aderisca a “Ready”, rete nazionale anti-omolesbobitransfobia

I consiglieri di maggioranza di Francavilla Fontana, Francesco Carucci per articolo 9, Davide Mastromarino per Movimento 5 Stelle e Antonio Eugenio De Simone per il Pd, presentano una mozione nel Consiglio comunale del 9 maggio per permettere l’adesione alla rete ready https://www.reteready.org/

“L’adesione alla rete ready rappresenta un grande gesto di civiltà, nell’ottica di una comunità volta al superamento delle disparità di sesso, disabilità, origine etnica, orientamento religioso, età.

La nostra comunità ha bisogno di buoni esempi e l’adesione alla rete ed alle prassi consolidate che in essa coesistono sono il miglior trampolino di lancio per l’abbattimento degli stereotipi, che anche nella nostra città proliferano anche a causa della poca conoscenza”.

Queste le dichiarazioni dei tre consiglieri comunali, che si faranno promotori nei prossimi mesi di momenti di confronto e crescita con metodologia alla pari con coloro che vorranno intraprendere questa sfida e divenire – a loro dire – sentinelle di cambiamento.

“Dopo il Festival dei diritti di dicembre, che è stato momento straordinario per la nostra città, di ascolto di storie sconosciute e sotterranee e di dialogo con amministrazioni virtuose e coraggiose, noi consiglieri di tre gruppi diversi abbiamo deciso di portare in Consiglio comunale la richiesta di adesione alla rete ready come primo atto in continuità con quello sforzo assunto dalla nostra città.

Con la mozione depositata oggi si chiede di aprire un nuovo capitolo di promozione dei diritti di un mondo clandestinizzato, quello LGBT, che esiste e merita di essere conosciuto e tutelato ma che è ancora vittima delle più insopportabili discriminazioni quotidiane.

Perché Francavilla sia contenitore di riflessioni alte, sia in grado di ascoltare ma anche raccontare la propria esperienza sedendosi al tavolo con le realtà più virtuose che fanno parte della rete, come Bari, Lecce o Taranto.

Si tratta di un primo passo lungo un percorso che intendiamo portare avanti per una Francavilla realmente accogliente, civile e democratica, dove sia riconosciuto a chiunque il diritto ad essere sé stesso, dove chiunque si senta a casa”. 

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