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Francavilla ricorda il partigiano Della Porta nell’anniversario della morte

castello imperiali

Donato Della Porta
Donato Della Porta

Imparare, ricordare, conservare e tramandare la propria memoria, attraverso la figura del partigiano francavillese Donato Della Porta, caduto eroicamente a soli ventidue anni combattendo le forze nazifasciste a Valle di Saviore dell’Adamello, in provincia di Brescia. Questo l’obbiettivo dell’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana, che promuovendo la sensibilizzazione dei giovani sui temi della libertà e della democrazia, valori fondamentali e irrinunciabili della nostra Costituzione, ha programmato un incontro pubblico sulla figura di Donato Della Porta con gli studenti delle terze classi di scuola media.

L’incontro che si terrà alle ore 9.00 di sabato 17 dicembre, nella Sala del Lampadario del Castello Imperiali alla presenza del sindaco di Cevo, è l’occasione per offrire a tutti, in particolar modo alle nuove generazioni, l’opportunità di riflettere sulla scelta di un figlio di questa città di sacrificare la propria vita per assicurare la libertà, la giustizia e la democrazia in Italia.

La manifestazione si aprirà con i saluti del sindaco Maurizio Bruno e del primo cittadino di Cevo Silvio Marcello Citroni. Seguiranno gli interventi di Katia Bresadola (Promozione culturale museo della Resistenza di Cevo), del prefetto di Brindisi Annunziato Vardè, del Comandante Carabinieri di Brindisi Nicola Conforti e del delegato Anpi Alessandro Rodia. Modererà l’incontro il giornalista Valerio Nisi.

Alle 11:00 le autorità civili e militari si recheranno in corteo presso il Monumento ai Caduti per la deposizione di una corona di alloro in memoria di chi ha offerto la propria vita per un’Italia libera e democratica. Alle 12.00, infine, i sindaci di Cevo e Francavilla Fontana deporranno un fascio di fiori sulla tomba del partigiano Donato Della Porta presso il cimitero comunale.

“Donato Della Porta muore, combattendo da eroe fino all’estremo sacrificio della vita, la mattina del 9 dicembre 1944 nella baita in località Baulé.

Nel rapporto della Guardia Nazionale Repubblicana redatto l’11 dicembre 1944 è riportato:

“Il mattino del 9 dicembre 1944 una squadra di militi della G.N.R. in forza al presidio di Capo di Ponte in un’azione di rastrellamento riusciva a circondare nella zona di Ponte di Valsaviore una cascina nella quale era asserragliato un gruppo di terroristi particolarmente pericolosi appartenenti alla 54^ Brigata comunista “Garibaldi”.

Nel duro combattimento che ne seguiva, durato circa 4 ore, venivano uccisi 2 russi ed un italiano (tale Donato – Vice capo di una squadra della Garibaldi) mentre solo, perché costretti dall’incendio della baita ove si trovavano, i tre ribelli superstiti finalmente si arrendevano e consegnavano le armi.”

(note biografiche di Alessandro Rodia)

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