La madre è gravemente ammalata e allora al boss Scu Andrea Bruno è stato concesso ieri, nel massimo riserbo, di tornare nella sua Torre Santa Susanna e in quella casa, masseria Canali, sfuggita alla confisca per 5 milioni di euro tra patrimonio mobiliare e immobiliare, dopo la condanna a 34 anni e 6 mesi di carcere (poi ridotta al massimo di 30 anni) per tre ore. Bruno era stato arrestato nel 2008, insieme con altre 23 persone, accusate a vario titolo di associazione mafiosa, traffico di stupefacenti, contrabbando ed estorsioni, al termine di un’inchiesta condotta dal pubblico ministero della Procura di Brindisi Milto Stefano De Nozza in collaborazione con le forze dell’ordine. Bruno e due suoi sgherri erano inizialmente riusciti a sfuggire alla cattura, salvo poi essere rintracciati in un trullo tra le campagne del Brindisino. Dopo la pesante condanna, è stato trasferito nel carcere di Novara, dove sta scontando la pena trentennale. Ieri, 30 luglio 2014, anche grazie alla sua buona condotta, il permesso di andare a trovare per sole tre ore – tenuto sott’occhio dagli agenti di polizia penitenziaria – la madre ammalata in quella masseria da cui e in cui un tempo tutto è iniziato.
Gare regionali di atletica, studentessa della “Bilotta” prima nel salto in alto: ora per Sofia ci sarà la fase regionale
Si sono svolte lo scorso 23 aprile a Molfetta le gare regionali di atletica, che hanno visto la partecipazione degli studenti provenienti da tutta la