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Tecnologia utile: quei finti messaggi della polizia sul tuo pc, una truffa da cui difendersi

10728526_885355081510717_84694834_ndi Marco Matarrelli

Sono numerosi gli utenti che almeno una volta si sono ritrovati faccia a faccia con il messaggio tutt’altro che rassicurante inviato dalla polizia, guardia di finanza o altre forze dell’ordine che esorta al pagamento di una multa dopo aver scoperto all’interno del dispositivo contenuti illegali quali messaggi terroristici, violazione della legge sul diritto d’autore, contenuti pedopornografici ecc. ecc. La cifra richiesta per “chiudere un occhio” e far finta di nulla va da € 100,00 in su. Dopo aver superato la fase di iperventilazione e ripreso il proprio colorito naturale, l’utente oltre a ritrovarsi il dispositivo bloccato senza alcuna possibilità di compiere qualsiasi tipo di azione, si ritrova davanti al dilemma se pagare o meno la somma richiesta e far finta che non sia successo niente. Se proprio ha pensato di mettere mani al portafogli, spero vivamente che si sia fermato e non abbia regalato un po’ di soldini ad hacker senza scrupoli. Il messaggio non è veritiero, non c’è nulla da pagare e siamo in presenza di un fastidioso e antipatico malware che, facendo leva sulla paura dei poveri malcapitati, tenta di raggirarli ed indurli a pagare la cifra richiesta.

Cosa è questo malware? Il simpaticone in questione appartiene alla famiglia dei Ramsonware, dall’inglese Ramson(Ricattare) e Ware(Componente) ed è un tipo di infezione che si installa sul tuo dispositivo (alcune volte anche sui modem) e te lo blocca chiedendoti un riscatto per rimettere tutto a posto. In casi più gravi, i ramsonware cifrano i dati all’interno dell’hard disk dei malcapitati (pensa ad un’azienda che ha dati sensibili e non ha fatto il backup) e il ripristino è legato all’effettivo pagamento della somma richiesta. Questo non è il nostro caso comunque.

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Come ci si infetta? Con la disattenzione. Basta navigare su siti non protetti o cliccare su allegati e collegamenti di provenienza incerta ed il gioco è fatto. Nemmeno i social network più diffusi sono sicuri e quindi fate molta ma molta attenzione a cosa cliccate.

Ci sono modi per rimuoverlo? Sì! Ovviamente non quello di pagare la cifra richiesta. Nella maggior parte dei casi tutto si risolve con un semplice ripristino di sistema, in altre si può ricorrere all’aiuto di software che rimuovono il nostro simpatico amico con tutte le schifezze al seguito. Se sei un utente esperto,invece, oltre a fare a meno di questa guida, sai benissimo che basta intervenire sul file di registro con poche azioni per estirpare il male alla radice. Se non lo sei e comunque non vuoi rischiare nuovamente l’iperventilazione per un’operazione sbagliata, puoi affidarti all’aiuto di un professionista. Se conosci altri metodi ci farebbe piacere sapere quali sono in modo da poter combattere questa infezione con molte più armi.

Il malware attacca solo i sistemi Windows? No. Nessun sistema è mai completamente sicuro. In questi anni il malware si è evoluto e prende di mira indistintamente oltre il Sistema Operativo di casa Microsoft anche Android,IOS,Linux(anche se in questi casi le possibilità che il malware possa infettare il dispositivo sono molto più basse). Quindi, vale sempre la regola del fare molta attenzione quando si naviga. Attenzione a dove cliccate e quali siti visitate. Non dimenticate di tenere installato un buon antivirus e tenerlo costantemente aggiornato. Backup, questo sconosciuto! Dovrebbero insegnare a scuola come usarlo e l’importanza di fare una copia di sicurezza di tutti i proprio dati. Non sottovalutatelo,perché una volta fatta la frittata lo rimpiangerete. Prevenire è sempre meglio che curare.

Vi ricordo inoltre che per i reati indicati nella pagina, non sono previste sanzioni amministrative ma quelle penali.

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