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Idea per Francavila sul Pug: «Troppe incongruenze, eccone alcune»

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avv. Domenico Attanasi
Domenico Attanasi

Si riceve e pubblica:

E’ sicuramente apprezzabile l’invito che l’Assessore all’Urbanistica ha rivolto alla cittadinanza affinchè, chiunque ne abbia interesse, articoli le proprie osservazioni alla attuale bozza del PUG.

Già ad un primo esame, infatti, quello che si propone di essere il nuovo strumento urbanistico generale presenta non poche contraddizioni che meritano di essere adeguatamente considerate dagli organi politici e rappresentativi deputati alla sua approvazione.

Con riserva di ritornare su altri aspetti certamente non marginali, preme sin d’ora sottoporre alla valutazione dell’assessore al ramo le incongruenze contenute in quella parte delle norme tecniche di attuazione che disciplina gli interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, ristrutturazione, demolizione e ricostruzione nei cosiddetti “contesti urbani consolidati”, cioè nelle zone non più soggette ad espansione.

In particolare si segnala l’art. II.16 delle NTA, il quale prevede, per i lotti con una superficie superiore a 150 mq, la possibilità di ricostruire solo nella misura del 50% della superficie fondiaria disponibile, mentre, per i lotti di superficie inferiore a 150 mq, nella misura dell’80%.

Inoltre, nei casi di cosiddetta sostituzione edilizia, il 50% della superficie scoperta totale dovrà essere destinata ad area “permeabile”.

E’ evidente come si tratti di disposizioni che, pur ispirate da nobili finalità di riqualificazione delle aree urbane, presentano in realtà contenuti così restrittivi da produrre effetti paradossali o controproducenti. In altri termini, i parametri previsti dal PUG appaiono più idonei a disincentivare che a favorire le ristrutturazioni o le ricostruzioni edilizie, così contraddicendo le stesse finalità che il nuovo strumento urbanistico dovrebbe perseguire, vale a dire l’ammodernamento degli edifici ed un maggiore decoro urbano.

Inoltre, la “disparità di trattamento” prevista per i proprietari di lotti superiori e inferiori a 150 mq, presta inevitabilmente il fianco a comportamenti “elusivi” della norma, quali il frazionamento dei lotti medesimi, così agevolando un aumento complessivo del carico urbanistico finale anziché una riduzione.

L’auspicio è che su questi come su altri aspetti disciplinati dal PUG si avvii un momento di confronto ispirato alla massima onestà intellettuale e scevro da posizioni preconcette.

Avv. Domenico Attanasi, Ing. Antonio Martina – Idea per Francavilla

 

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