Si riceve e pubblica:
“Al consigliere Domenico Attanasi chiediamo di riflettere, di ritornare su i suoi passi e di ritirare le sue dimissioni da Presidente della Commissione Statuto, sia per rispetto verso i suoi elettori e sia per rispetto verso il Consiglio Comunale che, all’unanimità, lo scelse per questo importante ruolo”.
E’ quanto chiedono i componenti del direttivo di Forza Italia, intervenendo sulla vicenda che ha visto l’infelice uscita del Sindaco Bruno definendo Attanasi “quell’altro, il nipote di Curto”.
“La caduta di stile del Sindaco” – continua il Direttivo di Forza Italia – “non poteva avere sortite peggiori. Chiediamo al Prof. Bruno di relazionare in consiglio Comunale e, nella medesima sede, di chiedere scusa pubblicamente sia al consigliere Comunale Attanasi che al consiglio tutto. Se egli ha voglia di allietarci con le sue battute, con le sue barzellette e con i suoi doppi sensi, che prenotasse l’anfiteatro della villa comunale, inserisse la sua serata all’interno di Francavilla è… state, e lì, senza prendere patrocinio da se stesso, si esibisse”.
Il Sindaco, “insomma”, non può essere scrupoloso solo quando richiama un consigliere a non fare polemica sulla potatura del verde, quando non si rispettano le norme sulla sicurezza, quando si tagliano i nastri, quando si chiede di chiarire sugli atti emessi e ritirati, quando non si smaltisce l’amianto dalle campagne, e così via dicendo.
Chiudere ogni polemica con la semplice battuta di “spicciaMULA” o “nipote di Cipodda Rossa” non è qualificante sia per la città e sia per l’istituzione che, ahinoi, egli rappresenta.
Aspettando quanto richiesto al Sindaco, confidiamo almeno nella parole date sulla questione PUG, le quali sono note agli amici in quanto videoregistrate durante il convegno di Forza Italia.
Il Direttivo di Forza Italia Francavilla Fontana
