“Un uomo è entrato in casa e mi ha aggredita mentre ero a letto, venite”. La richiesta d’aiuto è di quelle che ghiacciano il sangue nelle vene. Soprattutto se a riceverla è un figlio che ha da poco lasciato l’anziana madre in casa, da sola. Soprattutto se la storia sembra vera. Anche se non lo è. Già perché la donna, 80 anni, si è inventata tutto. O quasi. L’allarme è scattato ieri sera a Francavilla Fontana. Quando i figli sono accorsi dopo la terrificante telefonata, hanno trovato la madre ancora in casa, con le mani in testa, dalla quale spuntava un brutto bernoccolo.
Nell’appartamento però nessuna traccia dell’aggressore. Immediata è partita la chiamata al 118, con il conseguente intervento dei carabinieri informati della presunta aggressione. Presunta perché nella descrizione dei fatti forniti dalla donna, più di qualcosa non sembrava combaciare. Nell’appartamento tutto era al proprio posto, nessun segno di scasso o effrazione, nessun furto o danneggiamento. Nulla. Quindi chi e perché l’avrebbe picchiata tra le coperte? Nessuno. Proprio nessuno. L’anziana mamma era semplicemente caduta da sola, dal proprio letto, sbattendo la testa a terra.
La storiaccia dell’aggressione ha retto solo all’inizio, poi, in ospedale, la verità è venuta a galla, grazie anche all’usilio delle videocamere installate in casa. Ai carabinieri e ai figli l’anziana signora ha spiegato, scusandosi, d’essersi inventata la faccenda dell’aggressione perché aveva paura di non essere soccorsa se avesse detto che era semplicemente caduta. Non sarebbe stato così, ma il timore d’essere lasciata sola, di non essere aiutata con celerità, l’ha indotta a mentire. Una brutta bugia che ha creato allarme e paura, ma che fortunatamente non avrà altre conseguenze. Di nessun tipo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
