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Nuova amministrazione, il discorso del sindaco Bruno in Consiglio comunale

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Qui di seguito il discorso pronunciato pochi minuti fa dal sindaco di Francavilla Fontana, Maurizio Bruno, al cospetto del Consiglio comunale nell’ambito del quarto punto all’ordine del giorno “Comunicazioni del sindaco in merito alla nomina dei componenti della Giunta Comunale e delle relative deleghe assegnate”:

Innanzitutto mi sia consentito dare il benvenuto in queste Assise al consigliere comunale Dario Mancino, il bentornato all’amico Giacovelli, e un abbraccio, sperando di ritrovarla un giorno tra questi banchi, all’amica Paola Andriulo. L’ingresso di Mancino e Gacovelli in Consiglio comunale, come noto, fa seguito alla crisi politica apertasi in seno a questa amministrazione nelle scorse settimane. Una crisi di cui tanto si è detto e scritto, e su cui fin troppo si è ricamato, col fine di molti di cucire addosso a se stessi il vestito della vittima, e su altri quello del carnefice.

Si è parlato di intrighi, di patti segreti, di accordi preelettorali che, qualora ci fossero realmente stati, non troverebbero per la loro tempistica alcuna giustificazione nel campo non della politica, ma proprio della logica. Atteniamoci quindi ai fatti, così come il rispetto e il buonsenso impongono, lasciando a chi non sente sulle proprie spalle la responsabilità di governare una città di quasi 40mila anime, il piacere di sguazzare nel fango del complottismo e delle dietrologie. Sul perché questa crisi si sia aperta, lo confesso, non so rispondere con esattezza.

So che due partiti della coalizione che ha governato Francavilla Fontana negli ultimi 18 mesi, hanno deciso di sacrificare sull’altare di una posizione per me puramente ideologica, politica e in prospettiva forse elettorale, un’esperienza di governo attesa da anni da migliaia di cittadini. Non voglio tornare sul bando per la riscossione dei tributi minori. Mi limito solo a leggere con la lente della politica quanto accaduto attorno alla questione Cerin. Una vicenda sulla quale Rifondazione comunista e Sel hanno scelto legittimamente, per carità, di ingaggiare una prova di forza col resto della maggioranza. L’ennesima.

Nel corso di questi 18 mesi in più occasioni gli stessi due partiti, tanto in Consiglio comunale quanto nelle commissioni, hanno sollevato distinguo e assunto posizioni contrarie a quelle del resto della maggioranza, obbligandoci a continui inseguimenti, aggiustamenti, confronti e tentativi di mediazione che sono più propri di un rapporto tra schieramenti diversi, che fra alleati di coalizione. Hanno ingaggiato spesso battaglie di puro principio come quella sui circhi, mettendo inutilmente in difficoltà gli alleati di fronte a questioni sulle quali anche la legge e la giustizia si erano espresse, e sulle quali niente di concreto si sarebbe potuto fare. Tanto da chiederci a che gioco stessero giocando i nostri alleati.

Il caso Cerin è stato quindi, solo l’ultimo episodio apparso ai miei occhi più come un pretesto di Sel e Rifondazione per rompere, e vestire i panni dei duri e puri davanti ai propri iscritti ed elettori, che una sincera e pragmatica battaglia per i diritti dei lavoratori. Perché i lavoratori si difendono rispettando le leggi e rispettando i bilanci, non sventolando bandiere e slogan. Ho quindi deciso, sul bando per la riscossione dei tributi minori, di andare avanti per la mia strada, di non prestarmi più a nessun gioco, di non rincorrere nessuno e di andare fino in fondo. Il resto è cronaca.

Quando Sel e Rifondazione sono stati chiamati a scegliere se sacrificare in nome di una battaglia ideologica la prima vera amministrazione di centrosinistra della nostra storia, e quindi rischiare di consegnare nuovamente la città nelle mani del vecchio sistema di potere, hanno scelto senza troppo pensarci su. Hanno sconfessato i loro stessi assessori, hanno accusato me e gli altri colleghi di averli ingannati, hanno votato con Forza Italia, Curto e Vitali, hanno accettato la possibilità di restituire nuovamente proprio a loro Francavilla, e tutto questo a pochi giorni dall’inizio di questo 2016 che sarà per la nostra maggioranza e per la città l’anno della raccolta, dopo il lavoro svolto. In tanti, non lo nascondo, prima e dopo il voto del 2014 mi ammonivano, mi esortavano a stare in guardia con Rifondazione e Sel, mi dicevano “quelli entrano in Consiglio con i voti tuoi e poi ti mandano a casa, lo fanno sempre, è nella loro natura”.

È come la favola dello scorpione che prima si fa dare un passaggio sul dorso dalla rana per attraversare il fiume, salvo poi, nel mezzo del guado, pungerla col suo veleno condannando a morte entrambi. “Scusa ma è nella mia natura” dice lo scorpione. E io ho capito sulla mia pelle che è nella natura di certe persone e certi partiti, nei quali ho fortemente e ostinatamente creduto, far vincere e governare gli altri, per vivere perennemente all’opposizione. Io tutto ciò lo capisco, e lo rispetto anche, perché in questo tratto di carattere c’è perfino qualcosa di romantico. Ma non posso assecondarlo. Non posso soffocare nella culla la speranza di migliaia di cittadini, non posso gettare al vento un’esperienza di governo dopo solo un anno e mezzo, e proprio quando i frutti del lavoro svolto stanno per essere raccolti. Questo centrosinistra, e forse qualcuno lo dimentica, non aveva solo lo scopo di vincere delle elezioni e amministrare una città. Ma aveva un obbiettivo più alto e ambizioso: doveva essere per tutti noi un riscatto, dimostrare che in tutti questi anni, anzi decenni, avevamo ragione a opporci e a proporci, che un’alternativa al vecchio sistema di potere era ed è possibile, che si può amministrare bene questa città anche stando tra la gente, senza lobby di potere, senza feudatari e padroni.

E io da questa sfida non mi posso tirare indietro prima del tempo, per le prese di posizione di qualcuno che evidentemente non sente sulle proprie spalle il peso di questa responsabilità. Non credo di dover ricordare a voi e a me stesso i toni e i contenuti delle comunicazioni diffuse dai dei due partiti all’indomani del voto sul bando che ha decretato la spaccatura nella maggioranza, le dimissioni dell’assessore Lopalco, quelle di Stefano Voccoli e Gerardo Trisolino ormai sconfessati dai loro stessi partiti, ma che io non smetterò mai di ringraziare per il lavoro svolto. Insomma, non credo di dover ricordare a voi e a me stesso le ragioni che hanno reso non più ricucibile uno strappo di certo non voluto dal sottoscritto, e che di fatto lasciava senza una maggioranza stabile l’amministrazione comunale di Francavilla.

Il 5 gennaio ho rassegnato le mie dimissioni, sinceramente amareggiato e deluso, e intenzionato a restituire la parola ai cittadini per evitare un ennesimo, interminabile commissariamento. Quegli stessi cittadini che nei giorni più difficili della mia esperienza da sindaco mi hanno esortato con un’energia e un’insistenza che ha sorpreso e spiazzato anche me, a non mollare, a cercare una soluzione alla crisi, ad andare avanti. Anche per questo, dopo l’apertura della crisi, ho ritenuto non solo necessario, ma doveroso – prima di passare definitivamente la mano – confrontarmi anche con le forze politiche esterne alla maggioranza, per non far pagare a un’intera città il prezzo delle decisioni, per me incomprensibili, di tre consiglieri; per non tradire la volontà popolare che un anno è mezzo fa ha sì votato per i partiti del centrosinistra, ma ha soprattutto sostenuto, e con maggiore forza e uno scarto significativo rispetto alla coalizione, il candidato sindaco del centrosinistra. Sulla scorta di queste convinzioni il Pd, e in particolare il segretario Marcello Cafueri, che ringrazio per il grande lavoro svolto assieme ai dirigenti del mio partito e di Noi Ci Siamo, hanno avviato le consultazioni per capire se in Consiglio comunale sussistessero ancora le condizioni per non interrompere la legislatura.

Nei dirigenti e rappresentanti istituzionali del Nuovo centrodestra-Area popolare abbiamo trovato interlocutori responsabili, disposti ad ascoltare, a confrontarsi, a mettere da parte – loro sì – le piccole divergenze quotidiane e le lontane differenze ideologiche, per lavorare insieme a un progetto di città capace di cambiare il volto di Francavilla. Il segretario Mimmo Bianco, i consiglieri, i dirigenti, hanno avviato con noi un confronto nel corso del quale non hanno imposto alcuna condizione, se non quella di lavorare lealmente insieme, col solo scopo di riscattare Francavilla dopo anni di immobilismo. Senza imposizioni sul Pug, come si è fantasticato, che resta e resterà quello già imbastito. E anche al costo di sottoporsi a quel vigliacco linciaggio mediatico che deve patire chiunque abbia l’ardire di avvicinarsi a me, diventando un appestato finché mi gravita attorno, e poi un santo se si allontana, magari sbattendo la porta. L’intesa programmatica raggiunta con Ncd-Area popolare, ha quindi consentito e consentirà a questa Amministrazione di proseguire lungo il cammino intrapreso fino a che la parola non tornerà agli elettori, ai quali soltanto spetta il giudizio su quello che è e sarà il nostro operato.

E voglio dare una notizia a chi quotidianamente mi attacca con insulti, offese, con una martellante campagna denigratoria e di delegittimazione ossessiva che da destra a sinistra vede uniti in un’unica lobby tutti i nostalgici del vecchio sistema di potere che io e i cittadini abbiamo con loro grande sorpresa scardinato: potete denigrarmi quanto vi pare, potete cercare di massacrarmi con i vostri metodi e trucchetti da perenne campagna elettorale, potete oltraggiarmi, insinuare, istigare quanto volete, ma io resto in piedi. Lo avevo messo in conto. Sapevo che abbattere il vecchio sistema avrebbe messo in crisi molti di voi, e sapevo a quali metodi di linciaggio mediatico tutto ciò avrebbe esposto me e chiunque mi sia vicino. Ma, vedete, voi potrete avere dalla vostra anche il denaro, certa stampa, e mezzi di cui io non dispongo. Ma il sottoscritto ha dalla sua qualcosa che voi non avete: il sostegno dei cittadini. E solo ai cittadini io dovrò dar conto. A loro, che tra me e voi, hanno scelto me. Saranno loro a giudicare sulla base di ciò che saremo in grado di costruire a Francavilla.

Quindi mettetevi l’anima in pace: perché i fatti restano, gli insulti passano. E sulla base dei fatti il popolo sovrano deciderà se Maurizio Bruno e la sua amministrazione sono stati un buon sindaco e una buona amministrazione, oppure no. E noi lavoriamo solo per questo. Con risultati che presto saranno sotto gli occhi di tutti. In questo anno e mezzo abbiamo finanziato e affidato lavori per quasi 3 milioni di euro.

Nei prossimi mesi saranno risistemate decine di strade del centro abitato per oltre 550mila euro, saranno realizzati impianti di illuminazione, viale Lilla sarà rimessa a nuovo e così la Villa Comunale; sono state finanziate le diagnosi sismiche a favore di 13 nostre scuole per importi da 7mila a 9mila euro a plesso, programmati gli interventi per la sostituzione dei vecchi infissi per un impegno economico di mezzo milione di euro, e varato un atto di indirizzo che impegna questo Ente a stanziare 30mila euro per interventi di manutenzione: tutto per la sicurezza dei nostri ragazzi; ieri sono finalmente ripresi i lavori per la realizzazione del palazzetto dello Sport per un investimento di oltre 570mila euro e nei prossimi mesi inizieranno quelli per l’adeguamento dello stadio comunale, per i quali abbiamo già stanziato 300mila euro. Abbiamo adottato la Carta dei servizi per rendere più trasparente il Castello e la pubblica amministrazione sempre più a portata di cittadino; abbiamo introdotto agevolazioni in favore delle famiglie più bisognose per il pagamento della Tari, con fasce che saranno estese a partire da quest’anno dopo gli incoraggianti risultati ottenuti nel 2015 che hanno interessato 157 nuclei famigliari; il Piano Urbanistico Generale è ormai in dirittura d’arrivo, mentre abbiamo già incontrato i responsabili dell’Stp per potenziare il trasporto pubblico in città e decongestionare il traffico; a giorni saranno installati i primi punti ecologici già acquistati per la raccolta differenziata, con sistema computerizzato e tessere magnetiche per creare un meccanismo di incentivo a favore dei cittadini che differenziano i rifiuti e rispettano le regole.

INIZIATIVE SOCIALI A.C. 1) attivazione mensa estiva per indigenti 2) aumento capitolo spese per gravi patologie (da euro 500 a euro 5000) 3) aumento capitolo spese per indigenti (da euro 15000 a euro 30000) 4) voucherizzazione contributi indigenti al fine di evitare assistenzialismo e cattivo utilizzo risorse 5) pulmino per disabili in collaborazione con Mobilyti life 6) raddoppio risorse per mensa scolastica rivolte ad indigenti 7) digitalizzazione buoni refezione scolastica 8) attivazione cantieri di cittadinanza Queste non sono promesse, questi sono azioni, fatti e cantieri già avviati, che vedranno la luce nel corso di questo 2016. Sono il frutto di un lungo e duro lavoro che non vogliamo e non possiamo interrompere e che grazie al nuovo patto per la città siglato dal Pd e da Noi Ci Siamo con Ncd-Area Popolare, potremo continuare a portare avanti.

Un patto che ha portato alla composizione di una nuova giunta, composta dai seguenti assessori: – Sig.ra Concetta SOMMA (Vicesindaco) con delega: Politiche Sociali, Politiche abitative, Trasparenza, Legalità. – Avv. Tommaso Resta con delega: Lavori Pubblici, Urbanistica, Contenzioso. – Prof. Vincenzo Garganese con delega: Cultura, Pubblica Istruzione, Politiche Comunitarie, Cittadinanza Attiva. – Dott.ssa Maria Rizzo con delega: Bilancio, Patrimonio, Tributi. – Sig. Nicola Cavallo con delega: Sport, Rapporti con Associazioni Sportive, Tempo Libero, Amministrazione Digitale, Politiche Giovanili. – Sig.ra Anna FERRERI con delega: Personale, Polizia Locale, Randagismo, Pari Opportunità. – Avv. Luigi GALIANO con delega: Attività Produttive, Viabilità e traffico, Servizi e Manutenzioni Cimiteriali, Protezione Civile In conclusione rivolgo quindi i miei più sinceri auguri di buon lavoro alla giunta, agli assessori confermati e ai nuovi componenti della squadra con i quali ho già avviato un lavoro proficuo e armonioso. Auguri di buon lavoro all’assessore Luigi Galiano, all’assessore Anna Ferreri, e all’assessore Concetta Somma, nuovo vicesindaco di Francavilla Fontana, che ho fortemente voluto al mio fianco, e che per la sua caratura, la sua esperienza, la sua storia politica e personale, rappresenta per me la continuità con quei valori in cui ho sempre creduto e continuerò a credere.

Auguri di buon lavoro ai nuovi consiglieri comunali e a tutti i loro colleghi, sperando che sia, in questa nuova fase, la volontà di tutti di migliorare il quotidiano dei nostri concittadini a muovere ogni nostra azione, e non gli interessi particolari e di partito. Lo dobbiamo a una comunità di 37mila persone che guarda a tutti noi con infinita speranza. E che noi, per nessuna ragione, dobbiamo deludere.

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