È considerato un fedelissimo del sindaco Maurizio Bruno, Giovanni Taurisano. In Consiglio comunale è l’ultimo arrivato – dopo la chiamata in Giunta di Alessandra Latartara – ma nel Partito democratico ci sta da un pezzo, da quando era ancora impensabile che un giorno quel partito si sarebbe trovato ad amministrare Francavilla Fontana. Chiedere a Taurisano come voterà il prossimo 21 marzo sarebbe più che banale. Voterà a favore di un bilancio che sente anche suo, e non solo perché dentro ci sono i fondi per lo stadio. Ciò che non gli sta piacendo in questi giorni sono le polemiche, a suo dire un po’ strumentali, da parte di chi in passato non ha dimostrato di saper fare così tanto meglio rispetto all’attuale Amministrazione. Un po’ filosofeggia, ma è il suo modo per dire le cose anche quando non termina la frase con #sorrisi.
«Se c’è una parola che mi porto dietro in questi giorni è costruire – dice – lo scorso anno era consapevolezza, due anni fa entusiasmo. Non è mai esistito un finale già scritto: costruire la Francavilla del domani è sempre stato il nostro lavoro, il nostro obiettivo. L’idea di non porsi limiti è la lezione che ci siamo dati sin dall’inizio. Delle volte è anche un’arma a doppio taglio, in continuo conflitto con la felicità. Come se avessi davanti agli occhi una casa bella, incantevole, maestosa, ed una strada lunga, interminabile e ricca di spine che ostacolano il percorso. L’ambizione, il costruire è un po’ così. C’è chi urla e strepita di onestà a favore di telecamera, e chi con le politiche e con le azioni di ogni giorno sta cambiando il paese».
