Sono dieci le persone condannate dal Gup del Tribunale di Taranto Giuseppe Tommasino per l‘omicidio del 47enne Francesco Galeandro, che il 22 luglio 2016 fu crivellato di colpi (pistola e kalashnikov) non lontano da casa sua a Pulsano. Il giudice ha inflitto: 30 anni a Maurizio Agosta (mandante) e Giuliano Parisi (esecutore); 20 anni a Vito Nicola Mandrillo (esecutore che ha collaborato con la giustizia); 11 anni e otto mesi a Antonio Serafino, Giuseppe Giacquinto e Vincenzo Caldararo; 4 anni a Bruno Benito Marangiolo e Giovanni Pernorio; 2 anni e 2 mesi a Giovanni e Andrea Rizzo di Taviano (Lecce); 2 anni con sospensione a Federica Magliulo. Se i primi tre hanno ideato e messo in pratica il piano per far fuori Galeandro (implicato in questioni di droga nel Tarantino) gli altri hanno collaborato nelle fasi successive all’omicidio. Il pubblico ministero Antonella De Luca aveva chiesto l’ergastolo per Parisi, francavillese difeso dall’avvocato Michele Iaia. Il massimo della pena è stato scongiurato dalla difesa, che probabilmente proporrà appello. Parisi è stato condannato a 30 anni, ma leggendo il dispositivo i conti non tornano: se, come scrive il giudice, prevalgono le attenuanti generiche, 30 anni paiono un po’ troppi. La questione potrebbe finire tra i motivi di appello, con gli avvocati dei diversi imputati (avvocati Angelo Casa, Samantha Dellisanti, Davide De Santis, Ignazio Dragone, Salvatore Maggio, Adriano Minetola, Enzo Sapia e Gaetano Vitale) che attenderanno il deposito delle motivazioni della sentenza prima di procedere in questo senso.