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Scarcerazione killer agente Magli, On. Macina (M5S): «Nessuna lezione da Vitali, per anni in un partito che ha distrutto la giustizia italiana»


Di seguito una nota della deputata pugliese del Movimento 5 Stelle Anna Macina in risposta al senatore pugliese Luigi Vitali (Forza Italia):

“Il Ministero è già al lavoro da giorni sul tema. Tanta ipocrisia da parte di chi sta con Berlusconi, che ha approvato norme ad personam per garantire l’impunità di molte persone, lasciando sole le vittime di reati” commenta la deputata brindisina

“È una presa in giro sentir parlare di Stato che ‘non tutela le vittime dei suoi servitori’ da parte di chi per decenni ha militato in un partito, quello di Berlusconi, che in passato ha approvato norme, come la ‘Svuotacarceri’ del 2010, o quelle sulla riduzione dei tempi di prescrizione, che di fatto hanno garantito l’impunità di molti, lasciando sole le vittime di reati assetate di giustizia”. Ad affermarlo in una nota è la deputata brindisina Anna Macina (M5S). “Le parole del senatore Vitali a proposito della scarcerazione di Francesco Barilevo, uno dei killer di Carmelo Magli, agente francavillese della polizia penitenziaria, suonano ipocrite perché evidenziano tutta l’incoerenza di chi, nonostante abbia seduto per anni in Parlamento e sia stato sottosegretario alla Giustizia, non solo non ha fatto nulla per migliorare la giustizia in Italia, ma l’ha anche peggiorata”.

“Purtroppo i soggetti finiti ai domiciliari di cui si parla tanto in questi giorni, stanno ricorrendo a leggi già esistenti, che consentono anche in tempi normali di eseguire la pena residua ai domiciliari in determinate condizioni. Nulla a che vedere quindi con il Cura Italia, che si è limitato invece a migliorare l’applicazione di una legge votata nel 2010 e che porta la firma, ironia della sorte, dell’ex-ministro Angelino Alfano e del centrodestra unito e che urla allo scandalo. Quindi ricorderei al senatore Vitali, che lui faceva parte proprio di quella maggioranza che approvò quella legge”.

“Ma il Decreto Cura Italia ha escluso espressamente la possibilità di chiedere la detenzione domiciliare per i condannati per reati molto gravi, i c.d. delitti ostativi, che contemplano anche i reati di mafia, contro il patrimonio (ad es. estorsione aggravata) e relativi al traffico di stupefacenti. In piú, ha introdotto anche l’obbligo di braccialetto elettronico”.

“Al distratto senatore Vitali ricordiamo anche che grazie al Ministro Bonafede è stato approvato qualche giorno fa un nuovo decreto legge che prevede un maggior coinvolgimento nelle decisioni sulle scarcerazioni del Procuratore della Repubblica e finanche della Procura Nazionale antimafia per i casi di condanne più gravi. Non solo, il Ministro è già al lavoro per un altro provvedimento, che potrebbe arrivare nelle prossime ore, con cui si interviene sulle scarcerazioni già avvenute nel pieno rispetto dell’autonomia della magistratura. Sostenere – quindi- come ha fatto anche il partito di Vitali, le dimissioni di un Ministro che ha voluto la ‘Spazzacorrotti’, norme più severe contro evasori, frodatori fiscali e condannati per voto di scambio politico-mafioso, tanto per citare solo alcuni esempi, è l’ennesima dimostrazione di quanto sia ‘scomodo’ per tutti quelli che non vogliono rompere con il passato in tema di giustizia” conclude la deputata.

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