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Strada dissestata, bretella chiusa: il Comune corre ai ripari, stop risarcimenti

C’era una volta una strada che avrebbe dovuto agevolare la viabilità sia interna che esterna al centro abitato di Francavilla Fontana: quella strada fu denominata bretella di collegamento tra la circonvallazione di Francavilla Fontana, il centro di carico intermodale e la superstrada che porta a Taranto.

Un’opera parzialmente incompiuta come tante, ma che in fondo da una decina d’anni a questa parte si è rivelata piuttosto utile, nonostante il restringimento in prossimità dell’attraversamento ferroviario.

Un’opera monca ma utile, insomma, fino a quanto l’asfalto ha retto. Oggi, infatti, quella stessa bretella si presenta come una sorta di colabrodo e, man mano che le richieste di risarcimento sono piovute sul Comune, ecco che in prossimità della stessa è comparso un cartello giallo ad avvisare gli utenti della strada che sarebbe meglio non percorrerla: divieto di transito ma nessuno sbarramento.

In sostanza, chi decidesse di percorrerla ugualmente se ne assumerebbe ogni e qualsivoglia responsabilità; se sorpreso a percorrerla, sarebbe passibile di un verbale di contravvenzione da 84 a 335 euro. Se dovesse riportare dei danni, il Comune lo/la aveva avvisato/a e quindi l’ente – come da determinazione della settore polizia locale – non può essere indicato quale responsabile di una condotta altrui illecita dopo l’apposizione del segnale di pericolo.


La questione è molto semplice: è vero, la strada è dissestata e difatti il Comune con quella stessa segnaletica l’ha ammesso, ma per il momento non ci sono somme a disposizione per riparare quella strada che si colloca al di fuori del centro abitato, mentre altre somme – giù programmate – saranno utili a riasfaltare vie più centrali.

In attesa dei fondi per rimettere in sicurezza quella comoda eppur famigerata bretella, ciascuno si assuma le proprie responsabilità nell’esatto momento in cui decida di percorrerla. Questa la sintesi.

Si vuol far prima per aggirare il centro abitato, come ancora avviene? Bene, i rischi sono due: danneggiare i veicoli e incorrere in un controllo della polizia locale (o delle altre forze dell’ordine) con relativa sanzione.

Insomma, si lascia tutto al buonsenso. Guai, però, d’ora in poi a invocare risarcimenti. Si rischierebbe una terza eventualità: quella di una lite temeraria.

Il Comune è corso ai ripari, aspettando le risorse per metterci delle vere e proprie pezze.


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