Nei giorni scorsi, i carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Brindisi, insieme col personal dell’ispettorato territoriale del lavoro, hanno effettuato una serie di controlli finalizzati a prevenire e reprimere i fenomeni del lavoro sommerso e dello sfruttamento del lavoro, oltre che a sondare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. I controlli hanno interessato principalmente i settori edile, agricolo e della ristorazione. In particolare, sono state controllate 13 imprese: dieci di esse sono risultate irregolari; sui 66 lavoratori controllati, dieci sono risultati irregolari e 21 in nero. Al termine dei controlli, i militari hanno denunciato a piede libero nove persone, titolari – legali rappresentanti di attività, responsabili, a vario titolo, delle violazioni del Testo unico sicurezza nei luoghi di lavoro” (disposizioni per il contrasto del lavoro irregolare e per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori).Nello specifico le violazioni hanno riguardato:- gli obblighi del datore di lavoro e del dirigente, la movimentazione manuale dei carichi, (sorveglianza sanitaria);
– l’informazione e la formazione dei lavoratori;
– la verifica delle condizioni e capacità dei lavoratori;
– la nomina del medico competente;
– cantieri temporanei e mobili, l’idoneità tecnico professionale delle imprese affidatarie; le tavole ferma piedi; la nomina del coordinatore per la sicurezza;
– la redazione del “PIMUS”, documento obbligatorio che riguarda il Piano di montaggio uso e smontaggio ogni volta che vengono utilizzati ponteggi.
Nel complesso sono state:
– inflitte sanzioni amministrative per un importo totale di 67.500 euro;
– contestate ammende per un totale di 84.000 euro.